Cassandra a Mogadiscio

Jirro è una delle molte parole somale che incontriamo in questo libro: è la malattia del trauma, dello sradicamento, un male che abita tutti coloro che vivono una diaspora. Nata in Italia da genitori esuli durante la dittatura di Siad Barre, Igiaba Scego mescola la lingua italiana con le sonorità di quella somala in queste pagine che sono al tempo stesso una lettera a una giovane nipote, un resoconto storico, una genealogia familiare, un laboratorio nel quale la sofferenza si trasforma in speranza grazie al potere delle parole. Dal nonno paterno dell'autrice, interprete del generale Graziani durante gli anni infami dell'occupazione italiana, al padre, luminosa figura di diplomatico e uomo di cultura; dalla madre, cresciuta in un clan nomade e poi inghiottita dalla guerra civile, alle umiliazioni della vita da immigrati nella Roma degli anni novanta; dalla mancanza di una lingua comune per una grande famiglia sparsa tra i continenti a una malattia che giorno dopo giorno toglie luce agli occhi. Come una moderna Cassandra, Igiaba Scego scrive un libro sul nostro passato e il nostro presente, che celebra la fratellanza, la possibilità del perdono, della cura e della pace.