Art.Nr.: A0002NDZ
Il primo caso del commissario Ricciardi della Squadra Mobile della Regia Questura di Napoli.
1931. La primavera si fa attendere e un vento freddo sferza le strade di Napoli. Al Teatro San Carlo, il grande tenore Arnaldo Vezzi viene trovato morto nel suo camerino prima della rappresentazione de I Pagliacci, la gola squarciata da un frammento di specchio. Artista di fama internazionale, venerato dal pubblico, amico del Duce, il cantante è un uomo egoista e meschino, con parecchi nemici.
Il talento infinito, l'amore del pubblico, la devozione delle donne, l'amicizia dei potenti: e Arnaldo Vezzi, il più grande tenore del suo tempo, crede di essere un dio. Quindi si prende quello che vuole, se ne serve e lo getta via; calpesta cuori e anime; deride, distrugge. Tutto deve essere suo, nulla gli si può rifiutare. Ma un dio può non essere immortale.
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