Inhalt
Tutto comincia con "Delitto e castigo" letto da ragazzo: è una iniziazione quel romanzo, pubblicato centododici anni prima, a tremila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. "Sanguino ancora. Perché?" si chiede Paolo Nori, e la sua risposta è un romanzo che racconta di un uomo che non ha mai smesso di trovarsi tanto spaesato quanto spietatamente esposto al suo tempo. Se da una parte Nori ricostruisce gli eventi capitali della vita di Fëdor M. Dostoevskij, dall'altra lascia emergere ciò che di sé Dostoevskij gli lascia raccontare, bruciando la distanza fra la nostra e la sua esperienza di esistere. Ingegnere senza vocazione, genio precoce della letteratura, aspirante rivoluzionario, condannato a morte, confinato in Siberia, giocatore incapace e disperato, marito innamorato, padre incredulo, goffo, calvo, un po' gobbo, vecchio fin da quando è giovane, uomo malato, confuso, contraddittorio, disperato, ridicolo, così simile a noi.
Nel bicentenario della nascita, 11 novembre 1821.
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